Tempo di bilanci di fine anno per UNCI Agroalimentare che “nell’analisi di questa lunga e tormentata legislatura, con colpi a sorpresa nelle varie ipotesi di maggioranza ed opposizione, chiude il risultato in pareggio”, si legge nella nota diffusa dall’associazione.
“Certo manca all’appello il TU sulla pesca, manca una equa assegnazione di quote in Adriatico per i piccoli pelagici, manca ancora un elenco di barche autorizzate alle catture in Adriatico e la riapertura del decreto di assegnazione contingente per unità da pesca del pesce spada”, prosegue UNCI Agroalimentare che, non si ferma nell’elencare ciò che manca per ridare forza al settore ittico. “Manca all’appello – scrive l’associazione – il pagamento del fermo 2016 ancora in via di definizione. Si pareggia la situazione con l’ipotesi di allargare la lista dei catturatori di tonno rosso, l’ipotesi di approvare nella nuova legislazione il testo unico rivisitato e corretto”.
“Andiamo verso il nuovo anno fiduciosi che la pesca possa avere quel quadro normativo mancante e che i nostri pescatori possano recuperare dignità e valore”, conclude UNCI Agroalimentare.