Il 2017 ormai è volto al termine e sta per iniziare il 2018. Come spesso avviene, alla fine di un anno si scrive una lista di buoni propositi per l’anno successivo. Noi ne abbiamo scritta una sul consumo di pesce da cui prendere spunto:
1. Mangiare almeno tre volte alla settimana del pesce, per assumere il gusto quantitativo di omega-3;
2. Imparare almeno una nuova ricetta di pesce;
3. Comprare un maggior quantitativo di pesce locale e/o nostrano, cercando di diminuire il consumo di sushi con salmone, per aiutare i pescatori italiani;
4. Provare a mangiare almeno due specie nuove di prodotti ittici;
5. Nelle cene o nei pranzi cercare di non esagerare nel consumo di crostacei (che contengono molto colesterolo) e aumentare quello del pesce;
6. Provare ad ampliare le proprie conoscenze sull’acquacoltura e sui prodotti della pesca per acquistare i prodotti nel banco pescheria in modo più consapevole;
7. Dare più attenzione al trasporto del pesce dal supermercato a casa: si dovrebbe cercare di mantenere la catena del freddo per deteriorare il meno possibile il prodotto.
È importante ricordare che il pesce è un alimento ricco di omega-3 a lunga catena, poiché le alghe, al contrario delle piante terrestri, riescono a produrre questi acidi grassi, che poi si accumulano lungo la catena alimentare. Inoltre, per il corpo umano è importante mantenere un rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3 di 6:1, che si ottiene consumando prodotti ittici almeno tre volte a settimana. Se si sbilancia questo equilibrio assumendo più omega-6, si aumenta il rischio di trombi, ictus, aterosclerosi, eccetera. Inoltre con l’avanzare dell’età, il corpo umano aumenta il fabbisogno di omega-3, perché possono aumentare i rischi legati a stati cronici pro-infiammatori sia poiché la biosintesi endogena del DHA diminuisce enormemente già dopo i 30-40 anni.
È, inoltre, doveroso sottolineare che l’acquacoltura è una delle tecniche di allevamento più sostenibili al mondo, avendo un basso impatto ambientale e un’altissima produzione. Infine, acquistare prodotti ittici provenienti dall’Italia o, ancor meglio, locali aiuta i lavoratori di questo settore e diminuisce sia lo spreco di cibo (dovuto allo scarto di specie meno conosciute) sia l’inquinamento ambientale dovuto ai trasporti.
Vi auguro un anno felice e pieno di pesci, molluschi e crostacei!