La votazione in plenaria sulla proposta di regolamento destinato a riformare il sistema dei controlli sulla pesca è l’ennesima occasione mancata per avvicinare le marinerie all’Europa. In vista dei triloghi fra Commissione, Parlamento e Consiglio, da cui uscirà il provvedimento definitivo di proposta di regolamento, non possiamo che esprimere disappunto per non essere riusciti a bloccare l’idea di istallare a bordo dei pescherecci le telecamere.
Lo afferma l’Alleanza delle Cooperative Italiane, commentando alcune delle proposte della posizione negoziale dell’Europarlamento sul nuovo sistema di controllo delle attività pesca, che modificherà le norme Ue in vigore dal 2010.
“L’obbligo di sbarco dei prodotti sotto taglia pescati accidentalmente è una misura fallimentare che ha evidenziato da subito i suoi limiti. Anziché rimuoverlo si è deciso di aggravare ulteriormente la vita a bordo dei pescatori. Una proposta che va nella direzione opposta rispetto alla semplificazione chiesta dalle imprese del settore. L’idea poi di mettere a bordo ulteriore attrezzature per recuperare gli attrezzi persi non fa altro che complicare l’attività quotidiana dei pescatori e rendere più complicata la permanenza a bordo, visto lo spazio di lavoro limitato“, afferma l’associazione.
Peccato che la pattuglia degli europarlamentari italiani non sia stata compatta nel difendere soluzioni alla proposta di regolamento che avrebbero invece sposato più da vicino il sentire delle marinerie non solo italiane. Gli eurodeputati vorrebbero che tutte le navi siano obbligate a informare le autorità nazionali in caso di perdita degli attrezzi da pesca ed essere in possesso a bordo delle attrezzature necessarie per poterli recuperare.
I pescherecci, inoltre, dovrebbero avere un dispositivo di geolocalizzazione, per migliorare la sicurezza dei mari. Dopo il voto approvato, i rappresentanti dell’Europarlamento avvieranno i colloqui con il Consiglio per negoziare il testo regolamentare definitivo.