UNCI Agroalimentare aderisce all’EBFA – “Gli addetti si sforzano di pescare in modo sostenibile riducendo al minimo l’impatto. Oggi la pesca a strascico è regolamentata e controllata. Se l’approccio a questo tipo di attività può essere ancora migliorato, riteniamo comunque che l”eliminazione graduale degli attrezzi a strascico non sia la risposta definitiva e risolutiva. Non la pesca ma il riscaldamento degli oceani, l’acidificazione e l’innalzamento del livello del mare sono le principali minacce per l’ambiente marino.
Inoltre, le attività di pesca a strascico sono oggi praticamente delimitate in zone di pesca storiche. Sono stati mappati i mari per identificare le zone vulnerabili e sono state chiuse alcune zone di pesca quando e dove necessario. Una gestione efficace della pesca è lo strumento migliore per la conservazione, il recupero e l’uso sostenibile delle risorse marine.
Attualmente le navi sono più selettive, utilizzano tecniche meno impattanti e hanno un consumo di carburante ridotto.
Dunque l’Alleanza chiede alle autorità dell’UE di continuare a investire nella scienza, nella gestione e nell’innovazione riabilitando un’attività di pesca che è colonna portante di un intero settore produttivo”.
Cosi Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale UNCI Agroalimentare, associazione di categoria che ha aderito all’Alleanza Europea per la pesca a strascico (EBFA)