Un nuovo rapporto del WWF indica che una parte significativa delle risorse ittiche mondiali è vulnerabile alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).
La relazione mostra che più dell’85% degli stock ittici globali sono a rischio, e in determinate zone del mondo tutte le specie sono a rischio.
“Gli Stati Uniti importano più di 100 varietà di pesce catturati in natura, e la stragrande maggioranza è oggetto di illegalità” ha dichiarato Michele Kuruc, rappresentante del WWF per le politiche oceaniche. “Tale vasta illegalità richiede una soluzione completa che protegga tutte le specie e non solo alcune. Lo richiede la redditività a lungo termine della pesca del nostro pianeta e gli ecosistemi oceanici.”
Il rapporto parla di centinaia di specie a rischio medio e alto a causa della pesca INN e così il WWF è intervenuto per chiedere ai governi maggiore attenzione al problema. Mentre ha riconosciuto agli Stati Uniti parecchi passi avanti negli ultimi anni, il World Wildlife Found ha anche criticato il National Ocean Council (NOC) per una proposta sulla pesca INN davvero troppo ristretta.
“L’elenco delle specie proposte dal NOC affronta solo il 20% del problema delle importazioni di pesce non regolamentato” ha affermato Keruc “se vogliamo affrontare il problema seriamente dobbiamo chiedere la informazioni essenziali sull’origine legale delle catture e sulla tracciabilità di tutte le specie che entrano nel mercato degli USA”.
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