Acquacoltura. Nuova ricerca per ridurre lo spreco di mangime – Un impianto ittico a terra con un consumo giornaliero di mangime di due tonnellate ha normalmente uno spreco di mangime di 200 chilogrammi al giorno. Questo mangime si mescola con le feci dei pesci e crea fanghi. Per risolvere questo problema, Nofima e Vard Aqua hanno sviluppato una soluzione che separa il mangime non consumato dalle feci, recuperandolo per essere riutilizzato.
Vard Aqua, che collabora con Nofima dal 1985, sta sviluppando una soluzione commerciale che consentirà agli allevatori di rielaborare i mangimi non consumati e convertirli in una nuova risorsa. L’innovazione ha anche lo scopo di evitare ulteriori processi di essiccazione dei fanghi, risparmiando energia e producendo un fango finale con una maggiore concentrazione di minerali.
L’invenzione, che è stata recentemente presentata da Nofima e Vard Aqua durante il convegno Smolt production in future, ha ricevuto il nome preliminare di ‘spill box‘.
Il risultato arriva dopo diversi anni di ricerca sulla digeribilità dei mangimi. Tuttavia, lo strumento deve essere ulteriormente sviluppato per essere utilizzato commercialmente, ma ha prodotto risultati positivi presso la stazione di ricerca di Nofima a Sunndalsøra, separando il mangime non consumato dalle acque reflue in modo che possa essere riciclato per il salmone.
“Siamo molto lieti di avere la possibilità di collaborare con fornitori di tecnologia come Vard Aqua in modo che possano prendere il nostro strumento di ricerca e svilupparlo su scala commerciale. L’economia e l’utilizzo delle risorse saranno i principali vantaggi dello spill box per gli attori del settore”, ha affermato Kjell-Åge Rognli, direttore dello sviluppo aziendale di Nofima.
Acquacoltura. Nuova ricerca per ridurre lo spreco di mangime