Secondo una recente analisi di NORM-VET, durante lo scorso anno gli allevatori di salmone norvegesi hanno ulteriormente ridotto il loro uso di antibiotici, con solo l’1% del raccolto totale sottoposto a trattamento,.
I dati del rapporto annuale sull’uso di antibiotici nell’acquacoltura norvegese hanno rilevato che nel 2019 sono state rilasciate solo 16 prescrizioni per l’allevamento di salmoni norvegesi, le più basse mai registrate, il che significa che il 99% del salmone norvegese è stato prodotto senza alcun trattamento antibiotico.
Il Norwegian Seafood Council (NSC) ha confermato che di anno in anno l’uso di antibiotici per curare le malattie nel salmone d’allevamento è diminuito e da “numeri già trascurabili” nel 2018, è stata segnalata un’ulteriore riduzione del 77% lo scorso anno.
Grazie a vaccini efficaci e all’attenzione al benessere dei pesci, c’è stata una riduzione del 99% nell’uso di antibiotici nel salmone d’allevamento norvegese dalla fine degli anni ottanta.
“La Norvegia non ha mai prodotto più salmone che nel 2019, ma l’uso di antibiotici continua a diminuire. Questo è il risultato di una forte attenzione al benessere dei pesci e alla sicurezza alimentare nel settore e siamo orgogliosi di affermare che l’acquacoltura norvegese è la migliore al mondo quando si tratta di uso di antibiotici nella produzione di alimenti”, ha affermato Renate Larsen, CEO di NSC.
“I consumatori possono essere sicuri che il salmone norvegese sia privo di antibiotici e che sia una scelta sicura e salutare nei loro piatti “, ha detto Larsen.
Il report NORM-VET del 2019, con i dati sulla resistenza e sull’uso degli antibiotici nella zootecnia e nella produzione alimentare norvegese, è il 20° rapporto annuale nel suo genere.