“Siamo vicini agli operatori del mondo della pesca che sono in stato di agitazione e chiedono una maggiore attenzione da parte del Governo e misure concrete per tirare fuori questo settore strategico dalla crisi in cui versa. Il mondo della pesca non può continuare ad essere trattato come la cenerentola della politica. Ci sono proposte in campo molto valide che vanno finalmente attuate”. È quanto dichiarano in una nota congiunta la deputata Silvia Benedetti e l’europarlamentare Marco Affronte del M5S in merito alla protesta lanciata dal Coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
“Ci battiamo da anni, sia a livello nazionale che europeo, per favorire in ogni modo misure economiche a sostegno del comparto ittico, soprattutto della pesca sostenibile che viene praticata nel rispetto del mare e dell’ambiente e di chi opera nella legalità. Incentivare i pescatori virtuosi, che sono i più vessati e penalizzati, è senza dubbio la via maestra da seguire se si vuole rilanciare questo settore e proiettarlo verso il futuro. Proteggere i piccoli pescatori quindi per noi non è un vezzo, ma una scelta strategica di ampio respiro su cui dobbiamo puntare” prosegue Benedetti “.
“La situazione della pesca artigianale italiana è critica e dal Governo non solo non arrivano risposte ma, anzi, si tende a complicare loro la vita.” Aggiunge Affronte.
“Sicuramente il primo punto sul quale intervenire è quello di una revisione delle assurde sanzioni contenute nell’ articolo 39 della legge 154/2016 che manca di logica e di proporzionalità, in aperto contrasto anche con il regolamento europeo. Ma è necessario un contrasto alla pesca illegale forte e deciso: in questo senso noi siamo favorevoli ad un rafforzamento dei controlli, purchè sia fatto con l’intelligenza per andare a colpire chi pesca senza averne diritto, danneggiando sia i pescatori legali che gli stock ittici.” Conclude l’europarlamentare.