“La smania di sparare contro l’Europa ha giocato un brutto scherzo all’amico Ignazio Corrao: la riduzione del 3% nella quota del Pesce Spada è per tutti i Paesi facenti parte dell’ICCAT, quindi anche Marocco e Tunisia, e non solo per l’Italia” – replica Marco Affronte, Eurodeputato indipendente dei Verdi, alle affermazioni del collega M5S – “È senz’altro vero che la nostra pesca non sia ben rappresentata in Europa, da un anno ormai chiedo che venga istituito il Ministro del Mare per tutelare le acque e le attività correlate, e non ho perso occasione di sparare a zero su Castiglione e Martina nel luglio scorso, quando – allora sì, e nelle sedi appropriate – l’Italia è stata muta facendosi soffiare quote dalla Spagna.
Ora è piuttosto ridicolo inventarsi decreti ad hoc o minacciare il ricorso alla Corte. Voglio anche dire a Corrao e all’amica Rosa D’Amato che cercare di sedurre i pescatori intestandosi tutte le loro battaglie può andare bene per un anno o due, ma poi la natura ci presenterà il loro conto. E allora che faremo quando non ci sarà più risorsa da pescare? Chiederemo all’Europa i sussidi? L’unico modo per salvaguardare il settore è tutelare la risorsa, non ci sono scorciatoie.
Il piano di recupero stabilito dall’ICCAT è sacrosanto proprio per garantire la continuità della risorsa. Il nostro compito” – spiega Affronte, che conclude – “è esattamente quello di garantire che ci sia Pesce Spada anche domani attraverso una gestione sostenibile, non di accontentare gli appetiti di alcuni o di rispondere a logiche elettorali. Mi auguro che il M5S recuperi i suoi principi di tutela dell’ambiente e di rispetto per le risorse comuni.”