“La pesca professionale dice basta al continuo linciaggio mediatico del settore, che danneggia imprese, lavoratori e disincentiva i consumi. I pescatori si sentono offesi da tutto ciò, a maggior regione oggi con tutti gli sforzi che stanno compiendo per interpretare correttamente la politica della pesca in profonda e costante evoluzione”.
A farsi portavoce del malessere della categoria è il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane, dopo la pubblicazione di un articolo (Corriere della Sera del 20 ottobre scorso) che mette ancora una volta in cattiva luce il comparto.
“Questo è solo l’ultimo atto di una campagna mediatica di stampa e tv, tesa ad esasperare solo comportamenti scorretti, vero o presunti” afferma l’Alleanza.
“Se qualcuno sbaglia -sottolinea l’Alleanza- va punito ma non si può per questo screditare una filiera del settore primario che fornisce alimenti fondamentali per l’alimentazione umana. La pesca illegale va combattuta perché danneggia chi di questo mestiere vive, creando occupazione. No, però alla caccia alle streghe”.
Dall’Alleanza arriva un appello al Ministro Martina e al Sottosegretario Giuseppe Castiglione per dar vita ad una campagna di informazione che valorizzi la pesca sostenibile e faccia conoscere al grande pubblico il valore della filiera, i controlli a cui è sottoposta e tutto il duro lavoro che consente di portare i prodotti ittici dal mare alla tavola.