“Per rilanciare la pesca italiana occorre adottare un metodo di lavoro basato sulla cooperazione a tutti i livelli, dove i pescatori pongono criticità e partecipano alla gestione, il governo nazionale ascolta e si fa portavoce a Bruxelles di queste istanze e la ricerca indica la strada da seguire”. È il monito lanciato dal coordinamento pesca dell’Alleanza delle cooperative a Expo Venice, nell’ambito della tavola rotonda “Cooperare per crescere. La pesca che vorremmo”, organizzata dall’Alleanza delle Cooperative, dall’Italiana Produttori Ittici e dal Dipartimento nazionale Pesca della Unione Italiana Cooperative, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Il filo conduttore che ha legato tutti gli interventi è stato quello della cooperazione come modello da seguire per dare forza a produzioni e produttori.
“È stata l’occasione per un confronto a tutto tondo sulla nostra filiera, sugli impegni che ci attendono e le strategie da mettere in campo per realizzare un sistema pesca nazionale concorrenziale” afferma l’Alleanza. Ad animare i lavori della tavola rotonda e a rispondere alle domande della giornalista RAI Donatella Bianchi, per l’Alleanza delle cooperative Giampaolo Buonfiglio, Paolo Tiozzo, Angelo Petruzzella, per Italiana Produttori Ittici Giovanni Basciano e per il mondo della ricerca il professor Corrado Piccinetti. Ai lavori hanno preso parte Riccardo Rigillo, Direttore Generale Pesca marittima e acquacoltura del MIPAAF, Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, l’assessore veneto all’agricoltura Giuseppe Pan e l’onorevole Laura Venitelli.
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