Ieri UNCI Agroalimentare ha preso parte alla riunione tecnica nel corso della quale si è discusso sulla misura di arresto temporaneo obbligatorio. Misura che rientra tra le attività programmatiche di riduzione dello sforzo di pesca. L’impianto del fermo rispetta quello già visto negli anni passati, non è stato proposto nulla di innovativo. Gli areali chiuderanno in alternanza tra l’Adriatico alto fino a scendere verso Brindisi. Il Tirreno sarà suddiviso in due tempi di attuazione di fermo.
Noi speriamo che “ce la caviamo” e che vi sia una buona ripresa nel post fermo. La novità, una su tutte, il contributo economico per i marittimi in un sistema nuovo ed innovativo.
Così si è pronunciato il presidente di UNCI Agrolaimentare, Gennaro Scognamiglio, a margine dell’incontro che si è tenuto ieri a Roma alla presenza del DG pesca e acquacoltura Riccardo Rigillo