“La pandemia di Covid-19 ha ricordato l’importanza della sicurezza alimentare e il ruolo fondamentale svolto dai nostri pescatori, che ci permettono, grazie al loro duro lavoro, di avere pesce fresco sulle nostre tavole. In questo, il regolamento Controlli che stiamo discutendo al Parlamento europeo ha una importanza capitale. Ho proposto una serie di emendamenti per fare in modo che si chiuda una volta per tutte la stagione delle sanzioni sproporzionate e delle regole controproducenti. Occorre che l’Ue tenga conto della specificità della piccola pesca, che necessita di soluzioni semplificate, sia in termini burocratici che economici”.
Lo dice l’eurodeputata del M5S Rosa D’Amato.
Proposte avanzate
“Tra le proposte che ho avanzato – continua – ci sono norme più semplici per la compilazione e la trasmissione dei giornali di pesca e delle dichiarazioni di sbarco per le imbarcazioni più piccole, maggiore flessibilità per quanto riguarda le notifiche preventive prima di sbarchi e trasbordi, nonché la possibilità di destinare il pescato sottotaglia a fini caritatevoli, per evitare assurdi sprechi. Inoltre, la relatrice del testo ha accolto i miei emendamenti per aumentare la tracciabilità dei prodotti ittici importati da Paesi terzi, attraverso certificati di cattura più completi, e per sospendere i dazi agevolati ai Paesi le cui marinerie non rispettano gli stessi standard dei nostri pescatori. In più, ho chiesto che vi sia parità reale nei controlli da parte degli Stati membri: non dovrà più accadere che Paesi come l’Italia vengano additati come pecore nere soltanto perché rispettano appieno le regole”.
Telecamere a bordo
Infine, conclude D’Amato, “ho chiesto che le telecamere a bordo siano installate soltanto su quei pescherecci che abbiano commesso almeno due infrazioni alle norme sull’obbligo di sbarco. Sotto il profilo delle sanzioni, ho presentato emendamenti per rendere più proporzionate le misure di esecuzione immediate, che peraltro vanno utilizzate soltanto in casi tassativi; oltre a modifiche volte a introdurre correttivi alle sanzioni eccessivamente punitive, come l’assurda norma che lega i punti al peschereccio invece che al titolare della licenza di pesca”.