Moria di salmoni in Cile, nella zona di Los Lagos, a causa de El Niño, il fenomeno atmosferico che ha provocato negli ultimi mesi, l’innalzamento della temperatura delle acque dell’oceano Pacifico. A lanciare l’allarme è l’associazione dei produttori SalmonCile, che sottolinea il fatto che il surriscaldamento del clima ha reso possibile una fioritura eccezionale di alghe velenose, che hanno ucciso circa 20 milioni di salmoni, equivalenti a 85mila tonnellate di pesce.
Marine Harvest, colosso norvegese del pesce rosa, nei tre siti locali di Punta Redonda, Huar Sur and Huar Norte, ha riportato la perdita di circa 2,9 milioni di salmoni, si tratta di circa il 2-3% della produzione globale di Marine Harvest, ma di oltre un decimo dei salmoni colpiti dal caso alghe in Cile. Tuttavia la società ha fatto sapere che non dovrebbe avere impatti economici poiché “ha assicurato tutti i suoi pesci”. Nel 2016 Marine Harvest doveva produrre in Cile 52mila tonnellate, che rappresentavano il 12% dei suoi volumi globali pari a 436mila tonnellate (di cui circa una metà viene pescata nella patria Norvegia).
Se la temperatura delle acque e la marea non scenderanno, la situazione in Cile potrebbe anche peggiorare. El Niño provoca forti riscaldamenti delle acque nel Pacifico centrale e meridionale nei mesi di dicembre e gennaio, in media ogni cinque anni. Il fenomeno climatico provoca inondazioni e la crescita di alghe nei paesi che si affacciano sul mare, ma anche siccità nelle zone più interne, causando gravi problemi nell’area, dove l’agricoltura e la pesca sono le principali attività economiche.