L’inquinamento da plastica negli oceani nei prossimi decenni raggiungerà livelli record. A rivelarlo è un recente report dal titolo “The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics”, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation. Le proiezioni degli analisti sono allarmanti: entro il 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci.
In base alle stime correnti gli oceani contengono oltre 165 milioni di tonnellate di plastica. Entro il 2025 se non verranno attuate strategie efficaci contro l’inquinamento marino gli oceani conterranno 1,1 tonnellate di plastica ogni 3 tonnellate di pesce fino ad arrivare al sorpasso della plastica sui pesci entro il 2050.
L’umanità ha a disposizione solo 34 anni per correre ai ripari e salvare gli oceani dall’inquinamento. Dalla salvezza degli oceani e degli stock ittici dipendono la sicurezza alimentare e migliaia di comunità costiere basate sul turismo e sulla pesca.
Lo studio ha analizzato il ciclo di vita della plastica scoprendo che ogni anno ben il 95% del packaging non viene recuperato dopo un primo breve utilizzo. Il mancato riciclo della plastica causa ingenti perdite economiche, stimate tra gli 80 e i 120 miliardi di dollari all’anno.
Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani. Per evidenziare la portata di questo disastro ecologico gli esperti del World Economic Forum spiegano che ogni minuto nell’oceano viene scaricato un tir pieno di plastica.
Per salvare gli oceani secondo gli autori dello studio occorre scovare materiali alternativi alla plastica a basso impatto e sviluppare nuove tecnologie sostenibili. Per riuscirci occorre la collaborazione di tutti gli attori della filiera della plastica: dai produttori alle aziende addette al riciclo; dai consumatori ai politici. Come ha sottolineato Dominic Waughray del World Economic Forum:
Occorre rivoluzionare l’industria della plastica. Il primo passo è modificare l’iter della plastica nelle nostre economie.
Oggi solo il 14% degli imballaggi in plastica viene recuperato e avviato al riciclo. Si tratta di una percentuale irrisoria rispetto al tasso di riciclo della carta (a quota 58%) e alla percentuale di recupero di ferro e acciaio, compresa tra il 70 e il 90%.
Fonte:GreenStyle.it