Tutti lo conoscono come codice a barre, ma in realtà il suo vero nome è GTIN® (Global Trade Item Number). Lo hanno adottato milioni di imprese in oltre 150 paesi al mondo per scambiare informazioni tra Industria e Distribuzione con chiarezza, semplicità e senza errori. Per questo è indispensabile per tutte le imprese che lavorano con i retailer, sia fisici che online. Anche nel settore ittico.
Il codice a barre per il settore ittico e per la parte upstream della filiera è il GS1-128. Il codice lineare più grande che ti permette di trasportare sull’etichetta più informazioni relative ai prodotti.
Un altro codice a barre è il GS1 DataBar® che può essere utilizzato per trasferire contemporaneamente molte informazioni e che passa anche alle casse del punto di vendita. Si tratta di un codice molto simile al GS1-128 nella sua versione expanded.
In effetti il GTIN è il punto di partenza dello “Standard GS1 per il settore ittico”, la soluzione condivisa elaborata da un gruppo di lavoro di aziende di Produzione e di Distribuzione per migliorare l’efficienza del comparto italiano della pesca e dell’acquacoltura. Insieme agli altri strumenti dell’AIDC (Automatic Identification and Data Capture) permette l’identificazione e la cattura automatica delle informazioni, consentendo alle aziende della filiera ittica di identificare e individuare, in maniera condivisa tra i partner, sia le unità consumatore che le unità imballo (entrambe sia a peso fisso che a peso variabile). E permettendo di definire, a ogni livello, quali informazioni devono essere presenti in etichetta per garantire la conformità alle normative comunitarie (ad esempio, il lotto, la denominazione commerciale o la data di scadenza).
Aderendo al sistema GS1 attraverso GS1 Italy, ogni azienda riceve un pacchetto di 1.000 numeri GTIN con i quali identificare in modo univoco i propri prodotti.
Per maggiori informazioni: Giada Necci, GS1 Italy
Tel. 02777212315 – E-mail giada.necci@gs1it.org