I leader del G20 hanno riaffermato il loro impegno a porre fine alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), descrivendola come una “seria minaccia alla sostenibilità dell’oceano”.
I leader del G20 si sono incontrati a Osaka, in Giappone, dal 28 al 29 giugno 2019 per convergere su intenti condivisi per affrontare le principali sfide economiche del mondo. Hanno riconosciuto “l’importanza di affrontare la pesca INN per garantire l’uso sostenibile delle risorse marine e la conservazione dell’ambiente marino, compresa la biodiversità”.
La pesca INN è stata particolarmente evidenziata nella Dichiarazione ufficiale dei leader del G20, come una delle tre principali sfide ambientali. Il marine litter è un’altra importante sfida ambientale evidenziata nella Dichiarazione. In questo caso i leader del G20 hanno fatto appello ad azioni appropriate per prevenire e ridurre lo scarico di rifiuti di plastica e microplastiche nell’oceano e la riduzione dell’inquinamento aggiuntivo da rifiuti di plastica marina a zero entro il 2050.
I membri del High Level Panel for a Sustainable Ocean e l’Economy Seafood Business for Ocean Stewardship hanno chiesto ai governi del G20 di chiudere la rete sulla pesca INN diventando parti dell’accordo FAO del 2009 sulle misure dello Stato di approdo (PSMA).