C’è una rivoluzione silenziosa che si svolge tra i banchi delle pescherie negli Stati Uniti. Percependo un’apertura nel mercato, le pescherie del Paese si stanno espandendo verso nuove, e spesso più sostenibili, specie ittiche per incrementare le vendite.
Dalla catena Busch’s di 17 negozi nel Michigan, alla Acme Markets in Pennsylvania, una catena di 179 negozi di proprietà di Albertsons Companies, agli onnipresenti giganti di Publix e Whole Foods Market, ancora altri venditori più lungimiranti vendono specie di pesce meno conosciute, aggiungendo al paniere delle offerte pesce e crostacei di alta qualità e sperimentando diversi tipi di specie sottoutilizzate.
Il salmone atlantico e il gamberetto rimangono di gran lunga i più venduti nelle catene di supermercati statunitensi. Tuttavia oggi si spinge su nuove specie.
I dati forniti dalla società di ricerca Technomic indicano chiaramente che i consumatori americani – e in particolare i consumatori più giovani – vogliono più scelta quando si tratta dell’acquisto di pesce.
Le nuove tendenze dei consumatori, in particolare tra i millennials, potrebbero contribuire ad aumentare la popolarità delle cosiddette “specie sconosciute” e di quelle precedentemente sottovalutate. Ma la creazione di nuovi mercati e la crescita di quelli esistenti per le specie emergenti e sottoutilizzate richiede, secondo diversi rivenditori, un lavoro aggiuntivo.
La chiave, hanno detto, è trovare modi migliori per connettersi e comunicare con i consumatori.
Le aziende che vendono prodotti ittici devono ridurre l’incertezza che i clienti hanno nello spendere soldi per qualcosa con cui non hanno familiarità. In questo caso entrano in gioco utilizzando messaggi propagandistici intelligenti, paragonando ad esempio il gusto di una specie di pesce non familiare ad un gusto più familiare (l’effetto “assaggia è come il pollo”), reclamizzando la sostenibilità di specie alternative e offrendo campioni gratuiti.
I rivenditori sono d’accordo: convincere i clienti a provare nuove specie ittiche non è facile, ma con un’avventurosa giovane generazione di consumatori che entra nel mercato, c’è un sincero ottimismo.