Il salmone selvaggio sockeye è il più piccolo dei salmoni selvaggi, lungo in media 60 centimetri e si pesca da maggio a settembre dal sud est dell’Alaska fino alla baia di Bristol. La sua carne dal colore rosso intenso e dal sapore profondo è molto apprezzata dagli chef giapponesi per la sua consistenza e i sapori naturali.
I salmoni Sockeye sono conosciuti per il loro aspetto rosso brillante, ma in realtà, quando sono nell’oceano sono di colore blu. Solo quando tornano in acqua dolce per deporre le uova diventano rossi. Deve il colore della sua carne ai krill arancioni di cui si nutre quando si trova nell’oceano. Il nome deriva da un tentativo poco brillante di tradurre la parola suk-kegh dalla lingua nativa della costa salish della
Columbia Britannica. Suk-kegh significa pesce rosso.
Il salmone Sockeye non ha il becco e pertanto non si riesce a pescare ad amo ma solo a rete, questo lo rende meno indicato all’affumicatura ma ottimo per preparazioni cotte al vapore. La società
North Pacific Seafoods possiede e gestisce cinque impianti di lavorazione del salmone selvaggio sockeye nelle principali aree di raccolta dell’Alaska con un’attenzione certosina ai
prodotti sostenibili di alta qualità che sono sempre rintracciabili alla fonte. Lo stabilimento,
riconosciuto come uno dei migliori in Alaska, è dotato delle
tecnologie più avanzate sia per quanto riguarda il laboratorio, che per quanto riguarda i macchinari utilizzati.
La filosofia della qualità senza compromessi è dunque la chiave del successo di questa piccola azienda che ha fatto della tutela del salmone selvaggio sockeye una delle proprie missioni di vita.