L’emergenza Covid ha determinato una brusca battuta d’arresto per l’economia nazionale.
Diverse le aziende che hanno dovuto reinventarsi per far fronte alla crisi, moltissime quelle del settore ittico che, come più volte ricordato, a causa del totale fermo del canale Ho.Re.Ca. stanno pagando lo scotto maggiore.
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Ed è proprio nei periodi di recessione, nei periodi di grandi cambiamenti ed incertezze, che per poter essere propositivi, dobbiamo far leva sul nostro sapere e sulla professionalità, con la consapevolezza che le fasi di crisi fanno si che ad imporsi siano coloro i quali riescono ad adattarsi e meglio interpretare il cambiamento.
In questa fase di “resilienza e ripresa” torna più che mai attuale il concetto di “sinergia”, una sinergia che nel caso specifico riguarda la collaborazione tra impresa e ricerca, riguarda quello scambio di conoscenze fra azienda ed università, per migliorare la competitività delle aziende, ma anche per pensare al futuro lavorativo degli studenti e la crescita economica e sociale dei territori.
Il Coronavirus non ha modificato solo il comportamento dei consumatori, sempre più attratti dagli acquisti online ma ha anche influenzato la comunicazione aziendale che ha dovuto rivisitare la distribuzione dei budget destinati agli investimenti pubblicitari.
Questo proprio per via dell’incremento notevole dell’utilizzo delle piattaforme digital, prese d’assalto dai consumatori e, quelle che si occupano di comunicazione, in grado oggi di offrire un’alternativa valida all’advertising outdoor.
Ne abbiamo parlato in questa intervista con Vincenzo Russo, Docente di Psicologia dei Consumi e Coordinatore del laboratorio di Neuromarketing “Behavior and Brain Lab” IULM di Milano.