In una precedente comunicazione Greenpeace aveva denunciato la presenza di allarmanti livelli di contaminazione da metalli pesanti e da idrocarburi nei mitili provenienti da 34 piattaforme ENI nel tratto di mare tra l’Emilia Romagna e l’Abruzzo. Oggi è giunta la risposta dei pescatori di Marina di Ravenna, che diffondono il certificato dell’Ausl locale sulla buona qualità dei mitili delle loro zone.
A ribattere è Greenpeace, che sostiene di non aver mai detto che i mitili non siano commestibili, ma solo che siano contaminati e questo non è un buon segno. Inoltre, sembra che l’associazione ambientalista non abbia corredato di notizie documentate su controlli e verifiche la denuncia sui mitili inquinati.
I pescatori, allora, intervengono per rasserenare i consumatori garantendo la presenza di controlli quindicinali riguardanti l’igiene e la salute dei mitili presenti nelle piattaforme ENI da parte del servizio di sanità locale
Ancora una volta i pescatori “tranquillizzano” i consumatori e la stessa Greenpeace semmai fosse necessario.
Per mettere un punto fermo alla diatriba, la Cooperativa dei pescatori di Ravenna ha reso pubblico il documento ufficiale integrale emesso dall’Ausl dell’Emilia Romagna sulla ottime condizioni dei mitili emiliani e abruzzesi.