“Come responsabile nazionale del Partito Democratico per il settore della Pesca e dell’Acquacoltura mi ritengo davvero soddisfatta nel poter definire questa legge di stabilità la finanziaria più blu degli ultimi anni. Il Pd ha riconosciuto il valore del comparto ittico che ha voluto sostenere attivamente, con l’obiettivo di garantire agli italiani cibo sano e di qualità”.
L’onorevole del Pd Laura Venittelli fa un resoconto delle misure approvate a vantaggio del settore primario che possono veramente divenatare il motore dell’economia blu, ripercorrendo ciò che ha permesso all’economia della pesca e dell’acquacoltura di ottenere gli strumenti per un vero slancio di competitività.
“Si va dal credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019 introdotto con l’emendamento del governo; all’accesso al fondo di solidarietà nazionale per le imprese ittiche che hanno subito danni a causa di avversità atmosferiche di eccezionale intensità; alla possibilità di utilizzare le risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca- questa sì, con una vera rivoluzione – per il piano nazionale assicurativo in favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura con l’ausilio di ISMEA (ente sin’ora a servizio delle sole imprese agricole) che consentirà così al settore di mettere in sicurezza le proprie attività produttive salvaguardandone le economie non solo dai danni derivanti da eventi straordinari, imprevedibili e/o non riconducibili al normale rischio imprenditoriale.
Si va ancora alla proroga al 31 dicembre 2016 del programma triennale per la pesca e l’acquacoltura il cui fondo viene incrementato di ulteriori di 3 milioni di euro; oltre al finanziamento alla Cassa integrazione destinata al settore per il 2016 ed alla soppressione dell’Irap per le imprese tenute al pagamento dell’imposta. Non dimentichiamo l’impegno in commissione per il testo unico sul settore ittico e le risoluzioni che hanno portato in quest’anno ad introdurre un nuovo concetto di fermo biologico di spazio e non di tempo, alle attenzioni sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale che vogliono portare le aziende presenti in circa 8000 km di costa a diventare protagoniste di una nuova politica della pesca”.
“E’ questo l’impegno che dovrà proseguire fino al termine della legislatura – conclude l’onorevole Venittelli – portando in dote nuove metodologie che garantiscano sia la sostenibilità dello sforzo di pesca, che condizioni di sicurezza e di redditività del comparto”.
Fonte TermoliOnline.it