La richiesta dell’Unione europea di aderire alla Commissione per la pesca del Pacifico settentrionale (NPFC) è stata accettata nella sesta sessione annuale, che si è conclusa ieri, giovedì 25 febbraio.
L’adesione alla NPFC consentirà alle navi dell’UE di pescare nell’Oceano Pacifico settentrionale. In particolare, gli operatori dell’UE che già pescano più a sud nell’area della Organizzazione regionale per la pesca del Pacifico meridionale (SPRFMO) potranno estendere le loro operazioni all’area della convenzione NPFC, aumentando così la flessibilità operativa e realizzando economie di scala. Tra le specie significative nell’area della convenzione NPFC figurano piccoli pelagici come il sauro del Pacifico, lo sgombro cavedano e la sardina giapponese, oltre al calamaro rosso volante e al calamaro volante giapponese.
L’UE si unisce all’attuale appartenenza alla NPFC di Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan, Stati Uniti d’America e Vanuatu. In qualità di membro, l’UE si impegnerà a sostenere il lavoro dell’NPFC per garantire risorse di pesca sostenibili a lungo termine nell’Oceano Pacifico settentrionale. L’UE contribuirà con la sua esperienza nella scienza della pesca e nella gestione della pesca, oltre a portare la sua vasta esperienza di cooperazione all’interno di altre organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP) e organismi regionali per la pesca (RFB) in tutto il mondo.