Il mondo scientifico e i biologi ritornano a lanciare l’allarme sullo stato di salute del Mediterraneo. In una recente lettera inviata alla stampa internazionale, pubblicata dalla prestigiosa rivista Science e intitolata “Mediterranean sharks and rays need action” presenta importantissimi spunti di riflessione sulla lotta alla pesca illegale, richiamando l’attenzione internazionale sulla protezione di squali e razze a rischio estinzione.
La recente diffusione di iniziative attraverso i social network e le tantissime pubblicazioni sui social media di immagini e video di squali a rischio estinzione venduti a tranci nei mercati di Monastir e Kelibia in Tunisia, ha portato diverse organizzazioni locali ed internazionali a sollevare una protesta formale nei confronti del governo tunisino. Fortunatamente la risposta non è tardata ad arrivare, ed in attesa di una revisione della legislazione nazionale, è stato promulgato un bando di pesca, sbarco e commercializzazione di diverse specie di squali e razze ad alto rischio di estinzione in Mediterraneo. La cattura accidentale di squali e razze è responsabile della loro rapida riduzione: ben 3 specie oceaniche su 4 sono a rischio estinzione, stando ai dati di un nuovo studio. Con possibili danni sull’ecosistema locale e su tutto il mondo legato all’industria ittica.
Inoltre, uno studio su Nature pubblicato a fine gennaio ha richiamato l’attenzione sul rischio di estinzione di squali e razze. Dal 1970 la presenza di squali oceanici e razze a livello globale è diminuita del 71%. Sostanzialmente, tre quarti delle specie che compongono questo ecosistema è a rischio estinzione. Squali e razze appartengono ad un grande gruppo denominato condroitti che si è evoluto più di 400 anni fa. Sono in pericolo principalmente per la crescita esponenziale dell’attività legata alla pesca illegale cresciuta tantissimo negli ultimi cinquant’anni. Lo studio ha incrociato i dati del Living Planet Index (una misura dei cambiamenti legati alla fauna) e dal Red List Index (una misura della variazione del rischio di estinzione calcolata per tutte specie viventi) per evidenziare e ribadire l’allarme lanciato dagli scienziati. Problematiche da affrontare il prima possibile.