Un gruppo di scienziati del Dartmouth College ha scoperto che le microalghe marine possono sostituire completamente l’olio di pesce selvatico attualmente utilizzato per l’alimentazione della tilapia. I risultati, pubblicati su PLOS ONE, sono un importante passo avanti nella ricerca per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura.
Lo studio del Dartmouth College ha prodotto il primo rapporto su una specie di microalghe marine che possono essere usate con successo in completa sostituzione del olio di pesce presenti nei mangimi per l’allevamento della tilapia del Nilo. Rispetto al olio vegetale, le microalghe sono molto più ricche di acidi grassi essenziali omega-3, importanti per mantenere la salute dei pesci e conferire benefici neurologici, cardiovascolari e anti-cancro agli esseri umani.
Il team di ricerca ha condotto un esperimento di alimentazione con Schizochytrium secca con l’obiettivo di determinare il livello ottimale di sostituzione dell’olio di pesce (parziale o totale) per una buona crescita della tilapia. Quando i ricercatori hanno sostituito completamente l’olio di pesce con le microalghe, hanno rilevato un guadagno significativamente più alto di peso della tilapia e una migliore conversione alimentare rispetto ad una dieta di controllo che contiene olio di pesce, e nessuna variazione significativa nel tasso di sopravvivenza e di crescita tra tutte le diete. La dieta microalghe senza olio di pesce ha prodotto anche il più alto contenuto di acidi grassi omega-3 nei filetti di tilapia.