Nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo di ieri sono state presentate tre relazioni, una delle Nazioni Unite riguardante la conservazione della biodiversità marina, una relazione sulla pesca costiera su piccola scala, e una relazione sulla dimensione esterna della politica comune della pesca (PCP). Il Commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, ha ringraziato i parlamentari per le loro iniziative e ha colto l’occasione per rispondere a ogni rapporto singolarmente.
Per quanto riguarda un nuovo accordo internazionale sulla biodiversità marina nelle zone al di fuori della giurisdizione nazionale, Vella ha sottolineato la tempestività della relazione del Parlamento: un primo ciclo di negoziati si è conclusa alle Nazioni Unite la scorsa settimana. Il nuovo accordo sarà importante per garantire la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità marina in linea con gli impegni internazionali e gli obblighi legali derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). Allo stesso tempo, la pesca è già gestita bene dall’UN Fish Stocks Agreement and regional fisheries management organisations, e il Commissario ha rassicurato i deputati che non aveva l’intenzione di riaprire l’accordo ONU sugli stock ittici.
Sulla pesca costiera artigianale Vella ha sottolineato l’importanza delle flotte pescherecce costiere artigianali, sia per la flotta peschereccia stessa UE sia per le zone costiere dipendenti dalla loro. Egli ha ricordato ai deputati che gli Stati membri possono concedere possibilità di pesca e il sostegno pubblico alla piccola pesca costiera a condizioni preferenziali . La maggior parte degli Stati membri ha preservato almeno una zona costiera per la pesca costiera artigianale. Tuttavia, flotte di pesca industriale o su larga scala sono almeno altrettanto fondamentali per la vitalità e la resilienza delle comunità costiere: esse rappresentano la maggior parte del valore degli sbarchi, il valore aggiunto lordo e l’occupazione a tempo pieno. Di conseguenza, vi era la necessità di sostenere tutte le flotte di pesca e di evitare l’istituzione di una politica asimmetrica della pesca.
Infine, il commissario Vella ha sottolineato che il report del Parlamento sulla dimensione esterna della PCP era in linea con la politica attuale della Commissione e con le azioni aggiuntive che il Parlamento intende adottare per migliorare la gestione degli accordi di partenariato nel settore della pesca sostenibile dell’UE. Questi accordi con i paesi terzi, nonché azioni dell’Unione europea mirate a combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata in tutto il mondo, sono punti di riferimento per le governance a livello internazionale. Essi contribuiscono in maniera sostanziale agli obiettivi di amministrazone degli oceani dell’UE e agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il Commissario Vella ha indicato la proposta della Commissione sulla gestione sostenibile della flotta esterna dell’UE come una delle recenti misure adottate per migliorare la trasparenza e rafforzare l’amministrazione della pesca negli oceani .