• CHI SIAMO
  • CONTATTI
  • PARTNER
  • PUBBLICITÀ
  • NEWSLETTER
martedì 21 Marzo, 2023
Pesceinrete
  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
    • Acquaponica
    • Algocoltura
  • Protagonisti
    • Aziende
    • Istituzioni
      • Europee
      • Nazionali
      • Regionali
    • Associazioni di categoria
    • Sindacati
    • ONG
    • Consorzi e Cooperative
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi
  • Archivio
    • Bandi e Opportunità
    • Speciali
      • PROGETTO “PESCATO SICILIANO TRASFORMATO” – D.D.G 3212 del 31/12/2021 Dipartimento Attività produttive
      • Tutto Gambero
      • Water Museum of Venice
      • Digital Seafood Trade Show 2021
      • Il settore ittico al tempo del COVID-19
      • Aquafarm
      • Blue Sea Land – Edizione 2021
      • Regionali
      • Tonnare Fisse
    • Rubriche
      • L’opinionista
      • Pesce x Pesce
      • Campagna Gravidanza
    • Nutrizione e salute
    • Interviste
    • Video
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Pesceinrete
  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
    • Acquaponica
    • Algocoltura
  • Protagonisti
    • Aziende
    • Istituzioni
      • Europee
      • Nazionali
      • Regionali
    • Associazioni di categoria
    • Sindacati
    • ONG
    • Consorzi e Cooperative
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi
  • Archivio
    • Bandi e Opportunità
    • Speciali
      • PROGETTO “PESCATO SICILIANO TRASFORMATO” – D.D.G 3212 del 31/12/2021 Dipartimento Attività produttive
      • Tutto Gambero
      • Water Museum of Venice
      • Digital Seafood Trade Show 2021
      • Il settore ittico al tempo del COVID-19
      • Aquafarm
      • Blue Sea Land – Edizione 2021
      • Regionali
      • Tonnare Fisse
    • Rubriche
      • L’opinionista
      • Pesce x Pesce
      • Campagna Gravidanza
    • Nutrizione e salute
    • Interviste
    • Video
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Pesceinrete
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati

Home Sostenibilità

Greenpeace: sulle “cozze da piattaforma” ancora molti punti da chiarire

Mariella Ballatore by Mariella Ballatore
5 Novembre 2018
in Sostenibilità

Greenpeace non ritiene esaustive le risposte fornite da AUSL Romagna sulla salubrità delle cosiddette “cozze da piattaforma”, i mitili che crescono su alcune piattaforme in mare di ENI, raccolti e messi in commercio dalle cooperative Nuova Coni Sub e Cooperativa La Romagnola.

I monitoraggi ambientali condotti su 34 piattaforme attive in Adriatico, effettuati da ISPRA per conto di ENI e resi pubblici per la prima volta lo scorso 3 marzo nel rapporto “Trivelle Fuorilegge” di Greenpeace, avevano evidenziato livelli di contaminazione ben oltre i limiti di riferimento del piano di monitoraggio. In particolare, la concentrazione di alcune sostanze pericolose nei sedimenti marini e nelle cozze che crescono sui piloni delle piattaforme sono risultate spesso superiori agli standard di qualità ambientale fissati dal Ministero dell’Ambiente.

Per questo Greenpeace aveva ritenuto doveroso, a tutela dei consumatori, chiedere i dati dei controlli sulla commestibilità di questi prodotti alle autorità preposte ai controlli ambientali e sanitari. Il 6 aprile l’AUSL Romagna ha inviato a Greenpeace le analisi effettuate sulle “cozze da piattaforma”, che nel triennio 2013-2015 hanno interessato campioni provenienti rispettivamente da 21, 26 e 24 impianti.

Greenpeace ha confrontato questi dati con i monitoraggi di ENI contenuti nel rapporto “Trivelle Fuorilegge”. I dati confermano che le cozze monitorate dall’AUSL Romagna non hanno mai superato (tranne in un caso, nel quale si è impedita l’immissione in commercio del prodotto) le soglie ammesse nei prodotti alimentari. Greenpeace non ha motivo di dubitare della correttezza delle analisi e delle conclusioni dell’AUSL Romagna, ma ha riscontrato vari punti da chiarire.

Per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), per esempio, il confronto dei dati mostra evidenti contraddizioni: mentre nei campioni di cozze analizzati dalla AUSL Romagna essi non sono mai stati rilevati, i dati ENI evidenziano la presenza di queste sostanze, talvolta anche in concentrazioni estremamente elevate. Come si spiega questa disparità, anche quando i prelievi sono stati effettuati negli stessi anni e sulle stesse piattaforme?

Per quanto riguarda il mercurio, le conclusioni della AUSL Romagna sulla commestibilità del prodotto sono assolutamente corrette, ma alla luce dei risultati evidenziati nelle relazioni di ENI – segnale inequivocabile sull’alterazione dello stato dell’ambiente intorno alle piattaforme – sarebbe logico aumentare la frequenza delle analisi nei mitili che crescono in prossimità di attività estrattive, passando dai sei/dodici mesi attuali, a una frequenza almeno bimestrale.

Oltre a chiedere chiarimenti sulle ragioni per cui in alcuni campioni non è stato analizzato il contenuto di cadmio, come previsto dalle norme vigenti, Greenpeace segnala che, considerando i risultati del monitoraggio di ENI, sarebbe opportuno estendere sistematicamente le analisi chimiche anche al benzene e all’arsenico (quest’ultimo comunque oggetto di alcune analisi), almeno per le cozze provenienti da piattaforme attive ed eroganti.

Oltre a chiedere informazioni sui criteri con cui la Regione Emilia Romagna classifica in modo equivalente, ai fini della raccolta di cozze, piattaforme attive ed eroganti e strutture non più attive, Greenpeace domanda che si chiariscano le discrepanze tra la documentazione ricevuta dalla AUSL Romagna e quella che la stessa AUSL ha inviato alle cooperative di pesca interessate. Infine, crediamo sia utile che si spieghino le differenze sui vari “numeri” delle piattaforme interessate alla raccolta (la AUSL Romagna parla di 29 strutture mentre altre fonti lasciano intendere numeri superiori) e le ragioni per cui non tutte le piattaforme sono oggetto, ogni anno, del monitoraggio.

Greenpeace ha già inviato la documentazione con cui chiede chiarimenti alla AUSL Romagna e attende fiduciosa una rapida risposta, certa che anche le questioni sopra elencate saranno celermente chiarite.

Scarica il briefing di Greenpeace “Sei domande sulle cozze da piattaforma”

Tags: GreenpeaceISPRA
CondividiTweetCondividiPinInviaCondividiInvia
Articolo precedente

La catena UK, Waitrose, prima e unica a vendere alghe fresche

Prossimo articolo

Parlamento Europeo. Plenaria su conservazione biodiversità, pesca costiera e dimensione esterna PCP

Mariella Ballatore

Mariella Ballatore

Co-founder e Direttrice di redazione. Pubblicista dal 2006 racconta il mondo da oltre un trentennio attraverso giornali, televisione e radio. Come conoscitrice del settore pesca e acquacoltura è stata più volte invitata a moderare e relazionare in convegni organizzati tra gli altri dalla Conferenza Episcopale Italiana – Ufficio nazionale dell’Apostolato del Mare, AquaFarm, Blue Sea Land.

Articoli Correlati

Our Fish: l'UE deve tagliare i sussidi carburante flotta peschereccia 

Our Fish: l’UE deve tagliare i sussidi carburante flotta peschereccia

by Redazione
21 Marzo 2023

Our Fish: l'UE deve tagliare i sussidi carburante flotta peschereccia  - In risposta alla pubblicazione del report dell'IPCC, Our Fish...

Trasformare i sistemi agroalimentari per adattarsi ai cambiamenti climatici

Trasformare i sistemi agroalimentari per adattarsi ai cambiamenti climatici

by Redazione
21 Marzo 2023

Trasformare i sistemi agroalimentari per adattarsi ai cambiamenti climatici - Trasformare i sistemi agroalimentari è essenziale per adattarsi ai cambiamenti...

Pesca: l'UE e la Norvegia concludono consultazioni bilaterali

Pesca: l’UE e la Norvegia concludono consultazioni bilaterali

by Redazione
20 Marzo 2023

Pesca: l'UE e la Norvegia concludono consultazioni bilaterali  - L'UE e la Norvegia hanno firmato tre accordi bilaterali che prevedono...

Salmone? Colorato per natura

Salmone? Colorato per natura

by Alice Giacalone
20 Marzo 2023

Salmone? Colorato per natura - In questo articolo cerchiamo di chiarire un equivoco comune secondo cui il salmone d'allevamento sarebbe...

Prossimo articolo

Parlamento Europeo. Plenaria su conservazione biodiversità, pesca costiera e dimensione esterna PCP

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie articoli









Newsletter

Pesceinrete

Pesceinrete è la testata giornalistica unica in Italia ad occuparsi di pesca commerciale ed acquacoltura.
In quanto canale tematico e dai contenuti specializzati, si rivolge direttamente agli operatori della filiera con una comunicazione targettizzata che risponde alle esigenze del settore.

Categorie

  • Pesca
  • Acquacoltura
  • Eventi e Fiere
  • Mercati
  • Sostenibilità
  • Tecnologia

Segui le nostre pagine social

Stock images by Depositphotos

  • Chi siamo
  • Partner
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Newsletter

© 2023 INRETE S.R.L. P.Iva: 02557660814 - Pesceinrete- il quotidiano del settore ittico | Web design by Motion Head

  • Home
  • News
  • Pesca
  • Acquacoltura
  • Protagonisti
  • Tecnologia
  • Sostenibilità
  • Mercati
  • Eventi e Fiere
  • Archivio
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Partner
  • Pubblicità
  • Newsletter
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati

© 2023 INRETE S.R.L. P.Iva: 02557660814 - Pesceinrete- il quotidiano del settore ittico | Web design by Motion Head

Iscriviti alla Newsletter di Pesceinrete

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sul settore ittico