La situazione del settore della trasformazione ittica nell’UE è piuttosto buona, questo è quanto emerge dall’ultimo Economic Report of the EU Fish Processing sector.
Il rapporto evidenzia una serie di dati economici allo scopo di analizzare le prestazioni complessive del settore nel 2015. Le cifre risultanti parlano da sole. Il fatturato del settore, in aumento dal 2008, è stato molto vicino al valore di € 30 miliardi. Il suo valore aggiunto lordo, vale a dire il suo contributo all’economia attraverso i salari e l’utile lordo, è stato di quasi 6 miliardi di euro. L’occupazione totale è rimasta relativamente stabile nel periodo 2008-2015, per un totale di 126.413 persone nel 2015, il 45% delle quali donne. Nello stesso periodo i salari sono aumentati del 22% e lo stipendio medio annuo è stato di € 30.133 per equivalente tempo pieno.
Commentando la relazione, il commissario Karmenu Vella ha dichiarato: ” È bello vedere che il nostro settore di trasformazione sta andando bene, in termini di qualità del prodotto, retribuzione del personale e contributo alla nostra economia. Ulteriore prova che con la buona salute delle risorse viventi arriva un’economia marittima dinamica”.
La relazione economica del settore della trasformazione ittica dell’UE 2017 è ottenuta dai dati economici forniti dalle autorità degli Stati membri. È il risultato di un lavoro di analisi congiunta degli economisti del Scientific, Technical and Economic Committee of Fisheries (STECF), Commission’s Joint Research Centre (JRC) e Directorate-General for Maritime Affairs and Fisheries (DG MARE).