Martedì 19 novembre, BLOOM e i rappresentanti delle ONG ambientaliste BirdLife, ClientEarth, Seas At Risk e WWF hanno incontrato Virginijus Sinkevičius, futuro Commissario per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca. Il confronto è avvenuto dopo che la Commissione per la Pesca del Parlamento europeo aveva confermato, martedì 12 novembre, la disastrosa posizione adottata dall’ex Parlamento riguardo al prossimo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Mentre la coalizione di ONG era impegnata nella trattativa per l’eliminazione delle sovvenzioni dannose alla pesca del FEAMP, Mathieu Colleter, Responsabile scientifico e relazioni istituzionali di BLOOM, ha spiegato la situazione: “La stato delle cose prima ancora di iniziare la fase di trilogo è estremamente allarmante. Abbiamo tracciato le nostre linee rosse per garantire che le sovvenzioni dannose siano bandite dal prossimo FEAMP ed evitare un esito disastroso per i nostri mari e le nostre comunità costiere.”
Le linee rosse che non possono essere attraversate durante i negoziati
– il prossimo FEAMP deve vietare qualsiasi possibilità finanziaria di sostenere o incentivare la costruzione di nuovi pescherecci;
– il prossimo FEAMP deve anche escludere eventuali sovvenzioni per la sostituzione o l’ammodernamento dei motori, nonché sovvenzioni per gli investimenti a bordo che aumentino la capacità di pesca e/o le possibilità di individuare il pesce;
– L’arresto definitivo e temporaneo delle attività di pesca hanno dimostrato di non essere uno strumento efficace per la conservazione e la gestione della pesca. Pertanto, le garanzie messe in atto dalla Commissione non devono essere rimosse né mitigate, come sta invece attualmente avvenendo[1];
- Una quota non inferiore al 25% del budget deve essere allocata alla protezione e al ripristino dell’ambiente e allo studio dei mari.
In sostanza, le sovvenzioni individuali che riducono i costi operativi del settore della pesca devono essere eliminate dal prossimo FEAMP, e il denaro pubblico dev’essere speso per il bene pubblico .
Dato l’esplicito mandato conferito al Sig. Sinkevičius in merito alle sovvenzioni alla pesca, esortiamo la Commissione europea a mantenere una posizione ferma e assicurare il rispetto delle linee rosse da non superare. Qualora non si registrasse alcun progresso di rilievo nel corso dei due incontri di trilogo previsti prima della fine dell’anno, invitiamo la Commissione europea a ritirare la sua proposta, evitando così il rischio che un regolamento catastrofico venga adottato .
“Le situazioni eccezionali richiedono misure eccezionali. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale nei nostri modelli di produzione e consumo. Non possiamo continuare a finanziare con i fondi pubblici la distruzione del nostro pianeta. La Commissione dev’essere inamovibile riguardo al prossimo FEAMP, non ha altra scelta ”, conclude Mathieu Colléter .
[1] Il Parlamento e il Consiglio dell’UE hanno modificato in modo significativo gli articoli 17 e 18 sulla compensazione per l’arresto definitivo e temporaneo delle attività di pesca.