“Il piano dell’ICCAT è di aumentare le quote di Tonno Rosso nel triennio 2018-2020, e di farlo considerevolmente” – dice Marco Affronte, Eurodeputato indipendente del Gruppo Verdi/ALE – “è infatti previsto che la quota riservata all’Italia passi da 23.500 tonnellate attuali fino ad un massimo di 36.000 tonnellate nel 2020, con un aumento di 12.500 tonnellate equivalenti al 54%”.
“È facile capire che si tratta di un aumento importante, che costituisce una miniera per la pesca italiana. Non va riservata ai soliti noti” – ammonisce Affronte – “ma distribuita fra le piccole imprese di pesca artigianale. Questa è anche l’esplicita richiesta contenuta all’interno del documento, con la stessa UE che vorrebbe controllare una più equa distribuzione delle quote. È la prima volta che l’invito ad una maggiore equità nella ripartizione viene direttamente dalla Commissione, è un passo importantissimo. Ma è compito del Ministero, e solo del Ministero, la ripartizione”.
“È il Ministero ad aver scelto, anni fa, di ripartire la quota in un piccolo manipolo di grandi imprese. Inutile prendersela con l’Europa o con chicchessia: la scelta è di Roma: è là che bisogna fare pressione e fare sentire i diritti della piccola pesca. Dovrebbero pensarci i singoli pescatori e le Associazioni di categoria.” – continua l’Eurodeputato, che siede in Commissione Pesca a Bruxelles – “Il Tonno Rosso ha un valore commerciale elevatissimo, e anche pochi esemplari catturati possono costituire, per una famiglia, la differenza fra la sopravvivenza e il fallimento.”