Tra i numerosi padiglioni del Seafood Expo Global, presente anche quest’anno quello della Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Mipaaf, che ospita quasi 50 imprese, provenienti da 13 regioni. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia proporranno eventi ad hoc per comunicare le eccellenze della nostra penisola. Il Padiglione Italia tradizionalmente è uno dei più visitati.
“Quello del Seafood Expo di Bruxelles è sicuramente un momento molto importante che permette alle nostre aziende di avere una vetrina che mette in contatto con tutto il mondo quello che è il prodotto italiano, la sapienza italiana e le produzioni del territorio”, ha dichiarato Riccardo Rigillo, Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
In quest’ottica Rigillo fa riferimento anche alla Blue Economy. “Si tratta delle parole chiavi del futuro – dichiara – utilizzare l’economia blue a tutto tondo e in tutti i settori significa dare un valore aggiunto ai lavori del mare e alle sue produzioni.”
“C’è ormai un cambiamento di mentalità in atto che i pescatori hanno capito, bisogna rendersi realtà più imprenditoriali, più redditive, per capire cosa vuole il mercato e cosa dare al mercato, nel rispetto della sostenibilità”, conclude il Direttore generale.
Domani il Sottosegretario Giuseppe Castiglione parteciperà sempre a Bruxelles, alla Conferenza ministeriale sulla pesca nel Mediterraneo.
Tra i temi in agenda, il punto sulla pesca a 13 anni dalla Conferenza di Venezia per lo sviluppo sostenibile della pesca nel Mediterraneo, le misure concrete per le specie principali da attuare nel breve, medio e lungo termine sia a livello nazionale che internazionale e lo stato degli stock nel Mediterraneo con riferimento agli impatti presenti e futuri del loro depauperamento sul settore della pesca nazionale.
Ancora, all’ordine del giorno le discussioni sulle misure di conservazione, raccolta e controllo dei dati al fine di garantire la sostenibilità della pesca, la gestione dell’impatto socio-economico delle misure di conservazione e le priorità concrete per la cooperazione tra i paesi Ue ed extra Ue.