I pescatori scozzesi hanno accolto di buon grado un nuovo report dal quale emerge che la maggior parte delle grandi scorte di pesce bianco presenti nelle acque scozzesi sono aumentate a partire dalla metà degli anni 2000, mentre la pressione di pesca è stata ridotta in modo significativo.
Il rapporto ‘Trends in Scottish Fish Stocks 2016‘ prodotto dal NAFC Marine Centre UHI in Shetland attinge dai dati più recenti pubblicati dall’International Council for the Exploration of the Sea (ICES) sullo stato degli stock ittici commercialmente importanti presenti in acque intorno alla Scozia.
Il rapporto mostra che il quadro complessivo generale evidenzia un abbondante aumento delle scorte e una diminuzione dei livelli di sfruttamento, con alcuni stock a livelli storicamente elevati.
Bertie Armstrong, capo esecutivo della Scottish Fishermen’s Federation, ha dichiarato: “Siamo lieti che questo report confermi la tendenza generale degli aumenti degli stock ittici nelle acque scozzesi. Gran parte di questo recupero può essere attribuito alla innovazione dei nostri pescatori nello sviluppo di attrezzi da pesca più selettivi e altre iniziative come la chiusura di zone di pesca in tempo reale.
“Con l’imminente Brexit, i nostri pescatori possono guardare al futuro con fiducia. Riprendere il controllo delle nostre 200 miglia di Zona Economica Esclusiva (ZEE) fornirà un mare di opportunità per l’attuazione della gestione di una pesca sostenibile che avvantaggia le nostre comunità di pescatori e allo stesso tempo l’ambiente marino”.
Questo recupero costante, conquistato a fatica deve essere alimentato e continuo. La relazione sottolinea l’evidente importanza di mantenere il pieno controllo della nostra ZEE, che deve essere ben chiaro durante i prossimi negoziati