“Le lungaggini dei processi decisionali stridono rispetto ai preoccupanti dati scientifici sulla condizione del Mar Mediterraneo”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio consultivo per il Mediterraneo (Medac) Gianpaolo Buonfiglio durante la giornata conclusiva dell´”High-level Seminar on the status of stocks in the Mediterranean and the CFP approach” di Catania. L’ evento, organizzato dalla Commissione europea (DG Mare), dal MEDAC (Mediterranean Advisory Council) e dal Mipaaf, che è servito a fare il punto sulle condizioni degli stock ittici nel Mediterraneo, ha fornito un quadro allarmante della situazione.
Usando un’espressione tipicamente sportiva, Buonfiglio continua: “se non avverrà un repentino cambio di passo, il Mediterraneo sarà destinato a vincere il cucchiaio di legno, ad arrivare ultimo in classifica”.
Attraverso la voce del suo presidente, il Medac ha proposto una serie di azioni intraprendibili nel breve periodo e atte a fronteggiare l’emergenza. Tra queste, intensificare gli sforzi di ricerca e la raccolta dei dati sugli stock, valutare altre fonti d’impatto sull’ambiente e sulle risorse ittiche (trivelle, inquinamento), controllare e monitorare l’intera filiera e responsabilizzare i pescatori, puntare sul FEAMP(Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), affrontare gli aspetti giurisdizionali relativi alle acque del bacino mediterraneo.