Il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo, in vista della imminente consegna da parte del Governo Italiano di dieci motovedette alla Libia e l’addestramento di novanta marinai della Guardia Costiera libica, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni.
“Consapevoli – ha scritto Tumbiolo – che la decisione del Governo Italiano sia stata presa con il fine di sostenere il Governo del Presidente Serraj per fermare il flusso migratorio che attraversa il Mediterraneo e contrastare i trafficanti di essere umani, la marineria siciliana ed in particolare quella di Mazara del Vallo esprime preoccupazione ripensando a quanto già avvenuto in passato a seguito della donazione per lo stesso fine di sei motovedette al Governo Libico. Infatti – ha ricordato il presidente del Distretto siciliano della Pesca – quelle stesse navi vennero utilizzate più volte dai militari libici, anche allora formati in Italia, per colpire i motopescherecci di Mazara del Vallo in acque internazionali mentre stavano esercitando la storica attività di pesca al gambero rosso. Non vorremmo che la storia si ripetesse. La marineria di Mazara del Vallo ha già pagato nel corso degli ultimi anni un prezzo troppo alto per una guerra subita e dai più dimenticata, la cosiddetta guerra del pesce con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, sopportando da sola i danni economici e sociali di questi veri e propri atti di guerra”.
“È quindi fondamentale – ha sottolineato Tumbiolo – che siano ben chiare le regole di ingaggio con gli amici libici. Si amici, Signor Presidente, perché per noi gente di mare, quello libico è un popolo amico. Tutto il popolo libico. Confidiamo pertanto in iniziative concrete del Governo finalizzate a garantire l’incolumità dei nostri pescatori”.