Ultrasuoni per migliorare senza stress la riproduzione dell’abalone – Un trasduttore a ultrasuoni consente di rilevare in modo rapido e non invasivo quando l’abalone ( Haliotis spp ) è pronto per deporre le uova. Questa tecnica, utilizzata su storioni e pesci gatto, non era mai stata sperimentata su invertebrati marini. La sua applicazione consentirà ai produttori di abalone di migliorare le prestazioni di produzione con il minimo stress per l’animale.
Le specie abalone sono animali delicati in via di estinzione che hanno un ruolo importante nell’ecosistema, quindi meno vengono manipolati, meno è probabile che subiscano danni.
Lo stato riproduttivo dell’abalone è difficile da rilevare attraverso i tradizionali metodi di ispezione visiva, quindi è necessario ricorrere a biopsie invasive o metodi istologici letali per gli animali. Con la specie in via di estinzione questi metodi sono vietati.
La tecnologia è stata sviluppata da Isabelle Neylan e Laura Rogers-Bennett dell’Università della California (Davis) ed è abbastanza sensibile da rilevare i cambiamenti nelle gonadi sia prima che dopo la deposizione delle uova.
I dati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Marine Science e mostrano come queste tecniche di imaging ad ultrasuoni siano in grado di differenziare tra tessuti digestivi e riproduttivi.
Lo spessore medio della gonade è stato stabilito attraverso una scala da 1 a 5, dove 1 è il valore che rappresenta il tessuto gonadico più basso o assente e l’indice 5 il più alto, comprimendo il tubo digerente.
Oltre a diventare un metodo affidabile e non invasivo per la produzione di abalone, riduce anche lo stress negli animali, migliorandone cioè il benessere.