Il decreto firmato dall’On. Giuseppe Castiglione sulle misure tecniche di mantenimento dei piccoli pelagici, finalmente fa luce sulle reali opzioni messe in campo per la salvaguardia delle specie ittiche. L’arresto temporaneo obbligatorio non per attrezzo ma per specie ci fa ben sperare che finalmente applicheremo efficaci piani di gestione della pesca.
Il decreto in questione è frutto di un lungo lavoro e di un confronto serrato con le varie marinerie, le O.P. e le associazioni di categoria. Il Provvedimento tiene conto di tutte le segnalazioni pervenute ed i suggerimenti e, il punto nevralgico è rappresentato dai piani di gestione sulle specie.
Gli operatori del mare, siano essi marittimi imbarcati, sia armatori, sanno che questa è la prova generale per poter arrivare al prossimo tavolo dei piccoli pelagici con numeri e dati alla mando, e quindi essere bene informati sull’approccio di conteggio della Resa Massima Sostenibile (MSY).
UNCI Agroalimentare accoglie con favore il decreto e plaude agli armatori e alle O.P. di riferimento per il grande amore e la passione riversati nel loro lavoro. Il nostro compito è quello di continuare a sostenere i marittimi e guidarli verso un giusto approccio alla famosa doppia “E”, quella di una pesca economicamente ed ecologicamente sostenibile.
Ora però dobbiamo affrontare la tempesta della proposta di regolamento europeo sull’Adriatico inoltrata lo scorso febbraio dalla commissione europea. Forse per le nostre cooperative e gli armatori ci saranno nuovi disaggi ed una nuova emergenza da affrontare.
Così in una nota il presidente di UNCI Agroalimentare, Gennaro Scognamiglio il quale ricorda anche che la Sicilia con DA del 7 agosto 2017 si è dotata dello strumento di protezione di risorse ittiche. Arresto temporaneo obbligatorio, dal 25 settembre al 2 ottobre, per le attività di pesca riguardanti le unità autorizzate all’esercizio con il sistema strascico, comprendente i seguenti attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti. Consentita la deroga solo alle barche per la pesca del gambero che, in quanto imbarcazioni che effettuano la pesca d’altura, potranno effettuare i 30 giorni di fermo entro la fine dell’anno, a partire dalla data di pubblicazione del decreto.