La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’Ambiente e dell’assessore alla Pesca, ha dato il via all’apertura del bando per la concessione delle aree demaniali della laguna di Caleri, in comune di Rosolina. Il bando interessa 39 ettari, per un totale 13 lotti, da destinare all’acquacoltura.
“Con questa operazione il governo regionale dà risposta alle aspettative degli operatori locali del mondo della pesca e della molluschicoltura, che da anni attendono la regolare assegnazione delle aree per poter ampliare o consolidare la propria attività imprenditoriale – sottolinea Giuseppe Pan, assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca – Il bando privilegia, infatti, in via prioritaria consorzi, cooperative, o singoli operatori che praticano l’acquacoltura da almeno dieci anni. Tra i criteri premiali, nell’assegnazione della superficie acquea demaniale, abbiamo inoltre inteso valorizzare la creazione di nuovi posti di lavoro e gli interventi di pulizia e vivificazione della laguna di Caleri. Gli operatori della pesca, e in particolare i produttori di vongole, ci chiedevano da tempo regole certe e chiare nell’assegnazione delle aree, in modo da poter investire con serenità negli impianti e nella salvaguardia ambientale”.
Il provvedimento approvato dà in concessione le aree sino al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 2 mila metri quadrati per ogni operatore individuale. Le domande dovranno essere presentate all’Ufficio protocollo della Sezione Bacino Idrografico Adige Po di Rovigo (via della Pace 1/d) entro il 30° giorno dalla pubblicazione del bando nel Bollettino ufficiale della Regione Veneto. Le richieste di assegnazione delle aree demaniali nella laguna di Caleri, presentate in precedenza all’ ex genio civile di Rovigo, non saranno prese in considerazione. L’assegnazione impegna i concessionari a coltivare almeno il 60 per cento delle aree assegnate entro il primo anno dal rilascio della concessione e il 100 per cento entro l’anno successivo.