“Dal ministro Bellanova il settore della pesca aspetta risposte precise e celeri sulle quote tonno, che oggi stanno penalizzando le nostre marinerie. La Lega al governo, con il sottosegretario Manzato, aveva aperto un percorso a favore della pesca artigianale, aumentando di 80 tonnellate la quota riservata alla quota indivisa, che quest’anno, grazie alla ripartizione introdotta ha raggiunto le 250 tonnellate di tonni, ma senza un criterio di gestione della stessa, come da noi previsto. Una quota non ancora sufficiente, ma un buon punto di partenza per valorizzare le potenzialità della piccola pesca costiera. Purtroppo, questo percorso virtuoso è stato bruscamente interrotto dall’attuale esecutivo. Ad aggravare lo scenario, oltre all’emergenza Covid-19 con un calo drastico dei consumi di pesce fresco, il caos generato dalla posizione della Ue che ha vietato alle nostre tonnare di usare gli allevamenti di Malta per il proprio pescato mettendo in crisi la parte più industriale del settore del tonno, storicamente in un rapporto di tensione con il comparto più artigianale che il nostro progetto di filiera stava sanando. Le nuove posizioni europee sono arrivate quando gli operatori avevano già stipulato accordi commerciali sui trasferimenti delle quote tonno nelle gabbie maltesi di 2.900 tonnellate di tonno rosso italiane, derivanti dalle quote di catture assegnate all’Italia. Oggi, quindi, è tutta la filiera italiana del tonno a essere penalizzata, dalla pesca artigianale alle grandi imbarcazioni alle tonnare fisse. Chiediamo pertanto al ministro se ha intenzione di riaprire il tavolo, avviato dal precedente esecutivo, che stava dando buoni risultati in termini di tutela e valorizzazione della filiera al 100% italiana, coinvolgendo tutti gli operatori del settore della pesca al tonno rosso. Il Paese non può perdere un’eccellenza del comparto pesca, è il momento che tutta la marineria italiana insieme venga valorizzata nell’utilizzo di una risorsa ricca nei nostri mari di inestimabile valore e invidiata da tanti Paesi che non si affacciando sul Mediterraneo”.
Lo dichiara il deputato della Lega e capogruppo in commissione Agricoltura Lorenzo Viviani, primo firmatario dell’interrogazione al ministro Bellanova.