Una Palermo protagonista quella che vede in questi giorni il susseguirsi di eventi ed iniziative in cui la città riveste il ruolo di attrattore ed incubatore delle iniziative che guideranno il futuro delle comunità costiere del Mar Mediterraneo. Prima tra tutte la WestMED Initiative a conferma dell’approccio proattivo della DG Mare.
La Commissione Europea e la Co-Presidenza dell’Iniziativa per lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nel Mediterraneo occidentale hanno scelto la città per l’organizzazione dell’evento di supporto all’iniziativa “WestMED Hackathons: contributo della Blue Economy al Summit delle Due Rive” tenutosi martedì 14 maggio 2019, una giornata dedicata alla presentazione di programmi di finanziamento e idee progettuali. L’evento ha consentito alle parti interessate di scambiare idee progettuali e di promuovere lo sviluppo di progetti transfrontalieri concreti nel settore marittimo (business, ricercatori, istituti ed enti di ricerca, autorità nazionali e locali) per un economia duratura.
Sei le differenti sessioni parallele: IUU unreported and unregulated fishing (pesca illegale), Acquacoltura, Marine plastic, Clean transporr, Cluster e Turismo.
Salvatore Giglione, Direttore Regionale del Dipartimento per gli Affari extra-regionali della Regione Sicilia, ha aperto la giornata di lavori ricordando che ben dieci nazioni mediterranee hanno aderito all’evento. In una Palermo capitale della cooperazione che ha visto riunite nazioni del continente europeo ed africano che si affacciano in Mediterraneo, Giglione ha ricordato quanto sia necessario e prioritario il “passaggio dallo sfruttamento delle risorse fine a se stesso e per fine economici, alla green economy, soluzione e strada da perseguire nel bacino mediterraneo”.
Il Ministro Plenipotenziario Enrico Granara, coordinatore per gli Affari Esteri, rappresentante italiano per l’autorità ospitante, ha sottolineato l’appuntamento con la prossima conferenza di tre giorni sulla “Strategia della sostenibilità dei sistemi alimentari in Mediterraneo”, forum dedicato alla riflessione sull’economia circolare delle due rive, anch’esso in una Palermo che si conferma e configura laboratorio di iniziative circolari, di buone pratiche di blue economy in cui condividere esperienze, competenze e capacità (quali ad esempio le future iniziative previste in seno al Distretto della Pesca di Mazara del Vallo).
Luca Marangoni, team-leader per le strategie del bacino Mediterraneo presso la Direzione Generale per gli Affari Marittimi e la Pesca della Commissione Europea: “Le 10 nazioni che partecipano all’iniziativa WestMED rappresentano gli stakeholder il cui lavoro è stato, e sarà, cruciale; in 10 mesi dall’implementazione della strategia sono già stati lanciati progetti e altri verranno lanciati”. Marangoni ha indicato il WestMED Hackathons come un momento in cui delineare la roadmap per velocizzare l’implementazione della strategia stessa, un momento di ampia consultazione, un modo per accelerare l’innovazione, unire le forze, trovare nuove soluzioni. Ricordando le grandi aspettative riposte dalla Commissione Europea nei confronti del lavoro svolto intorno alle 6 aree prioritarie dell’hackathons, Marangoni ha poi sottolineato l’importanza delle aree turismo e marine plastic quali aree su cui concentrare fondi e risorse nel bacino Mediterraneo.
Una giornata di lavori all’insegna delle soluzioni concrete, delle buone pratiche e della cooperazione, come quelle raggiunte da alcune delle linee di finanziamento e rispettivi progetti ad oggi condotti nel bacino del Mediterraneo sotto l’egida di programmi come INTERREG MED, INTERREG Italia Malta ed Italia Tunisia.
Progetti come Inno-Blue Growth “Horizontal Communication & Capitalization project for Innovation in Blue Growth at Mediterranean level” (programma INTERREG), un progetto orizzontale all’insegna di azioni di capitalizzazione di progetti tematici, progetto modulare, multidisciplinare. Ed ancora il progetto CMES_WestMed “Common Maritime education standard in the West Mediterranean” che prevede la formazione di un accademia mediterranea, dall’insieme di tre accademie, italiana, francese e tunisina, coinvolgendo istituti di training in mare e del settore dei trasporti. Un progetto che mira a stabilire un network tra accademie con attori privati e autorità pubbliche al fine di promuovere la conoscenza delle carriere marittime tra le nuove generazioni. Un network per migliorare le conoscenze (progetto iniziato nel mese di gennaio) dopo aver preso coscienza della limitata conoscenza delle giovani generazioni in ambito lavorativo marittimo. Le metodologie congiunte e condivise verranno ulteriormente condivise e diffuse in altri paesi crossborder.
BLueTourMed una vera e propria comunità di progetti di turismo sostenibile, una comunità di attori che lavorano sul tema del turismo sostenibile: pescatursimo sostenibile – TOURISMED pacchetto di turismo alternativo; BLUEMED percorsi di archeologia sottomarina; BLUEISLANDS progetto sullo studio di impatto della quantità dei rifiuti generati da attività legate al turismo; CASTWATER strumento online per il calcolo del consumo dell’acqua negli stabilimenti turistici, utile agli enti e agli stabilimenti per calcolare quanta acqua si spreca e si consuma. GREENBEACH progetto che lavorano con i big data, per vedere come si muovono i turisti e per dare strumenti di miglioramento dei flussi turistici, MITOMED modello di spiaggia sostenibile, non solo qualità acque ma anche accessibilità e sicurezza.
Ed ancora, WestMoPoCom un progetto presentato da FEDERPESCA (Stefania Valentini) che racconta delle difficoltà per i pescatori nei riguardi delle plastiche da sbarcare sottolineando l’importanza di ripulire in nostro mare, e di fornire ai pescatori strumenti normativi e logistici per poterlo fare. ENSAMBLE finanziato su fondi EASME, ha permesso la neo creazione di un Fishery Local Action Group, FLAG, progetto nato dalla consapevolezza circa la presenza di tratti comuni tra i territori, bisogni comuni, un numero crescente di attori attivi nei settori di pesca ed acquacoltura, nonché dalla mancanza di conoscenza nella legislazione e regolamentazione di alcune attività come il pescaturismo. Verso la creazione di una fishing based community per lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro tramite lo scambio di best practice, per migliorare le attività di pesca ad esempio.
Nino Carlino, presidente del Cluster Blue di Mazara ha presentato l’edizione 2019 dell’iniziativa BLUE SEA LAND, che nella scorsa edizione ha visto protagonisti 60 paesi dalle coste mediterranee, iniziativa condotta in seno alle attività del Distretto Pesca, organismo siciliano che ingloba 122, imprese 16 associazioni culturali, 7 università; un vero e proprio organismo di difesa delle categorie che vi aderiscono. Insieme al mondo scientifico il Distretto fa in modo di utilizzare al meglio le risorse, best practice disponibili e da condividere con i paesi transfrontalieri. Organismo del Distretto sono: l’Osservatorio della Pesca ed il Centro di Competenza Distrettuale.
E dopo il lancio del sito web WestMED, il pomeriggio di hackathon ha permesso la creazione di nuove sinergie ed idee progettuali per ognuna delle sei aree tematiche che verranno alimentate e strutturate nei prossimi mesi in seno all’iniziativa.
Maria Cristina Mangano