Lo scorso venerdì 17 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto 11 agosto 2021, firmato dal sottosegretario alle Politiche Agricole con delega alla pesca Francesco Battistoni su “Criteri e modalità di utilizzazione del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”.
“Ho voluto fortemente questo provvedimento perché reputo fondamentale che lo Stato faccia sentire la sua vicinanza in maniera concreta al settore ittico, soprattutto alla luce del delicato momento storico che sta vivendo”, afferma Battistoni.
15 milioni di euro sonno assegnati alla pesca marittima con i contributi alle imprese armatrici che saranno riconosciuti in funzione della stazza delle imbarcazioni. All’acquacoltura sono destinati 3,5 milioni di euro: da un minimo di 5.000 euro per le microimprese a cui è assegnato l’85% dei fondi a un massimo di 20.000 euro.
1,5 milioni di euro sono invece destinati alla pesca nelle acque interne: 993mila euro in Veneto, 143mila in Sardegna, 104mila in Lombardia, 75mila in Puglia, 70mila in Emilia-Romagna e il resto suddiviso tra le altre regioni.
“Sto personalmente visitando con cadenza settimanale il territorio costiero delle marinerie, per far sentire i pescatori italiani meno soli, e questo decreto, tanto auspicato dagli operatori, è la risposta migliore alle esigenze del settore”, ha aggiunto il sottosegretario.
“Si tratta di un risultato importante che si poggia sulle risorse che abbiamo inserito nell’ultima Legge di Bilancio per aiutare uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia a causa della chiusura del canale Ho.re.ca che, con ristoranti e mense, rappresenta il principale mercato per il pesce fresco nazionale”, ha dichiarato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e primo firmatario della proposta di legge di riforma del settore ittico in attesa di approvazione definitiva al Senato.