Alghe per alimentare un microprocessore: lo studio – Dei ricercatori hanno usato le alghe per alimentare ininterrotttamente un microprocessore per un anno usando nient’altro che luce e acqua. Il loro sistema rappresenta un modo affidabile e rinnovabile per alimentare piccoli dispositivi.
Il sistema, di dimensioni paragonabili a una batteria AA, contiene un tipo di alga non tossica chiamata Synechocystis che raccoglie naturalmente energia dal sole attraverso la fotosintesi. La minuscola corrente elettrica che questo genera interagisce quindi con un elettrodo di alluminio e viene utilizzata per alimentare un microprocessore.
Il sistema è realizzato con materiali comuni, economici e ampiamente riciclabili. Ciò significa che potrebbe essere facilmente replicato centinaia di migliaia di volte per alimentare un gran numero di piccoli dispositivi come richiede l’“Internet delle cose” (IoT). I ricercatori affermano che è probabile che sia più utile in situazioni fuori rete o in luoghi remoti, dove piccole quantità di energia possono essere molto utili.
Nell’esperimento, il dispositivo è stato utilizzato per alimentare un Arm Cortex M0+, un microprocessore ampiamente utilizzato nei dispositivi Internet of Things. Ha funzionato in un ambiente domestico e in semi-esterna con luce naturale e fluttuazioni di temperatura associate, e dopo sei mesi di produzione continua di energia i risultati sono stati presentati per la pubblicazione.
Lo studio è stato pubblicato oggi sulla rivista Energy & Environmental Science.
L’alga non ha bisogno di alimentazione, perché crea le proprie riserve energetiche mentre fa la fotosintesi. E nonostante il fatto che la fotosintesi richieda luce, il dispositivo può anche continuare a produrre energia durante i periodi di oscurità. I ricercatori pensano che ciò sia dovuto al fatto che le alghe elaborano parte delle loro risorse quando non c’è luce e questo continua a generare una corrente elettrica.
La ricerca è stata finanziata dal National Biofilms Innovation Center.
Alghe per alimentare un microprocessore: lo studio