Numeri interessanti per presenza di pubblico e di aziende e per la partecipazione di ben 58 delegazioni straniere. Si delineano i primi risultati di Blue Sea Land, l’expo dei distretti agroalimentari che si è concluso domenica 1 ottobre a Mazara del Vallo.
Una manifestazione in grande stile che ha soddisfatto pubblico, aziende espositrici e relatori sotto ogni punto di vista. Le argomentazioni trattate, inserite in un tema centrale, quello della “Green e blue economy: i distretti produttivi nell’economia circolare”, hanno permesso il confronto tra i diversi Paesi partecipanti e soprattutto, come vuole la tradizione dello stesso evento nato sei anni fa, l’incontro tra i popoli.
Uno spazio centrale all’interno dell’evento è stato occupato, e parecchio partecipato per i 4 giorni consecutivi dell’Expo, dalla Regione Siciliana che ha sapientemente messo in evidenza il “Sicilia Seafood”, brand ideato per l’occasione e che unisce 80 imprese siciliane, dieci delle quali partecipano in questi giorni a Conxemar (Vigo, Spagna), per promuovere pesce fresco e trasformato.
A presenziare incontri e dibattiti promossi dalla Regione Siciliana è stato Dario Cartabellotta, dirigente del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Siciliana, che tracciando un bilancio della manifestazione ha parlato di un “momento molto positivo”.
“Le 58 delegazioni straniere presenti – ha detto Cartabellotta – hanno rappresentato una grande ricchezza per il Blue Sea Land. L’intenzione manifestata dai vari Paesi partecipanti, quella di voler costruire insieme relazioni sotto il segno della identità mediterranea, centra in pieno il vero messaggio della manifestazione”.
“È in corso di pubblicazione un bando FEAMP per migliorare qualità, sicurezza e tracciabilità degli impianti di trasformazione”, ha ricordato il dirigente siciliano. “Il seafood – ha detto poi Cartabellotta – rappresenta un valore aggiunto per l’identità mediterranea. La sfida oggi sta nella valorizzazione della biodiversità del Mediterraneo, un mare di 46 mila chilometri sul quale si affacciano 27 Stati nei quali vivono 500 milioni di persone”.