“È importante parlare di qualità dei prodotti, di bontà dei processi produttivi e di genuinità, ma ciò non deve essere inteso solo nell’accezione comune di qualità organolettiche e di salubrità dei prodotti. Dobbiamo invitare il consumatore a porsi un interrogativo sulle peculiarità totali delle produzioni”. A dichiararlo è Enrica Mammucari, Segretario generale di UILA Pesca, intervenuta al workshop “Qualità dei processi e dei prodotti agroalimentari e della pesca” nell’ambito di Blue Sea Land 2015, Expo dei distretti agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente in corso a Mazara del Vallo.
Il segretario di IULA Pesca ha fatto riferimento alle grandi potenzialità del settore che produce ogni anno una ricchezza che ammonta a circa due miliardi di euro.
“ Non si può parlare di qualità se questa arriva dalla mortificazione del lavoro e dei diritti dei lavoratori.”. Continua Mammucari. “Il settore ittico dovrebbe brillare, ma è accerchiato dal fenomeno della pesca illegale. È necessario riaffermare il principio della legalità educando il consumatore a vedere la qualità come un continuum che parte dal prodotto per passare dalla produzione, tenendo sempre conto dei diritti e della sicurezza di chi opera nel comparto”.
Redazione