Anche la Calabria era presente al Seafood Expo Global, la più grande fiera al mondo di prodotti ittici che si è tenuta dal 7 al 9 maggio a Bruxelles. La delegazione calabrese comprendeva sia i quattro FLAGs della regione, i gruppi di azione locale che gestiscono i fondi europei per la pesca, sia le quattro aziende locali “3 Mari Industrie Ittiche Italia”, “I Casali”, “Ittica Schiavonea srl”, e “Stocco di Mammola Alagna et Spanò snc”.
“Questa è una fiera internazionale con prodotti di alto spessore provenienti da ogni parte del mondo e noi abbiamo portato i nostri prodotti tipici calabresi, dallo stocco passando per altri tipi di pesce come spada e alici” ha detto a Pesceinrete Nicola Cirillo del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria.
Lo stoccafisso di Mammola, in particolare, pur non nascendo come prodotto tipico calabrese, è diventato tale grazie al famoso processo di preparazione e lavorazione, ha ricordato Cirillo. E proprio lo stocco calabrese è stato protagonista nella giornata di mercoledì di un cooking show con lo chef Federico Buttita, che ha seguito una conferenza stampa con il consigliere regionale Mauro D’Acri, il direttore generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo e il referente FEAMP regionale Cosimo Carmelo Caridi.
Da Bruxelles, Mauro D’Acri ha colto l’occasione per annunciare la richiesta di un tavolo tecnico per facilitare le attività di pesca nel settore ittico calabrese.
“Per questa edizione puntiamo soprattutto sul pesce povero, che stiamo cercando di recuperare sia attraverso la preparazione, sia nella lavorazione e trasformazione del pesce,” ha continuato Cirillo. Una promozione dei prodotti ittici che passa anche per la promozione della Calabria stessa. “Stiamo cercando di elaborare strutture per l’ittiturismo e soprattutto per il pescaturismo, che sono molto richiesti dalla gente che viene in Calabria,” ha detto Cirillo, aggiungendo che attraverso una serie di strutture molto accoglienti, i turisti possono immergersi pienamente nel mare azzurro calabrese. “Il pesce non è di nessuno, si sposta dalla Calabria alla Sicilia fino ad altri mari. Noi cerchiamo di dare un valore aggiunto in un contesto eno-gastronomico, ad esempio abbinando vini speciali con il pescato locale,” ha poi concluso.
Gerardo Fortuna