L’importanza di acquistare pescato fresco e a miglio zero e di dotare il settore della pesca e dell’acquacoltura di un’etichettatura più trasparente questo il messaggio che si vuole diffondere tra i consumatori durante la manifestazione che Coldiretti Impresa Pesca ha in programma per sabato 28 maggio, dalle ore 10, al mercato del pesce in Darsena, a Genova. Alla manifestazione saranno presenti Valerio Sala, presidente Coldiretti Genova e Sara Baccelli, presidente di Coldiretti La Spezia, l’assessore regionale alla Pesca e Agricoltura Stefano Mai e l’europarlamentare Renata Briano.
Nel corso dell’evento è previsto, oltre alla vendita di prodotti ittici a miglio zero, un momento formativo per i consumatori, un vero e proprio decalogo di consigli, forniti dai pescatori di Coldiretti, su come leggere correttamente l’etichetta, riconoscere e acquistare il pesce fresco, che per l’occasione sarà presentato a fianco di prodotti sbiancati con additivi autorizzati dal ministero della Salute per poterne evidenziare meglio la differenza.
«Crediamo che i consumatori debbano poter scegliere in piena libertà se consumare un pescato proveniente dai nostri mari o no – afferma Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria – se consumare un prodotto che è stato trattato con additivi chimici o no, ma soprattutto riteniamo che sia fondamentale l’indicazione della data di pesca. Solo con un’etichetta più trasparente e completa potremmo veramente salvaguardare le nostre attività imprenditoriali ittiche dalle importazioni, che in qualche modo si confondono con il prodotto fresco locale».
La proposta di Coldiretti consiste nel modificare e integrare le norme che regolano attualmente la formulazione dell’etichetta, prevedendo l’introduzione nel cartellino finale esposto al pubblico tre dati essenziali: la data del pescato, il trattamento con elementi chimici e la provenienza, intesa non solo come codice Fao, che ne identifica, in generale, il mare di provenienza, ma il luogo specifico di pescato (per esempio, mar Ligure). “Si tratta di informazioni sostanziali – aggiunge Borriello – che chiediamo di estendere all’intera filiera, fino alla ristorazione, per la tutela a 360 gradi di questo settore. Ci aspettiamo un impegno forte da parte delle istituzioni perché si facciano parte attiva nel sostenere questa nostra proposta”.