Occorre scongiurare il previsto aumento dell’Iva in una situazione in cui i consumi continuano a rimanere stagnanti. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare il calo su base annua delle vendite a febbraio dello 0,6%, anche se con un rimbalzo positivo rispetto al mese precedente (0,4%).
La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – a far registrare l’aumento tendenziale più rilevante sono i discount alimentari con un balzo del 5,3% mentre il maggior calo si rileva per gli ipermercati sempre a prevalenza alimentare (-5,4%).
Il rincaro dell’Iva – continua la Coldiretti – colpirebbe anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10 per cento e vino e birra con aliquota al 22% con effetti drammatici sui redditi delle famiglie più bisognose e sull’andamento dei consumi in settori come quello alimentare che è determinante per sostenere la ripresa in atto.
La spesa alimentare – conclude la Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi ed è quindi un elemento importante per la ripresa dell’economia.