La Commissione europea ha presentato ieri la sua proposta sui limiti di cattura e le quote per il Mar Nero in vista del Consiglio della pesca di dicembre, in cui gli Stati membri dell’UE concorderanno le quote di pesca per il 2018.
La proposta, che riguarda la Bulgaria e la Romania, tiene conto dei migliori pareri scientifici disponibili ed è il risultato della Sessione annuale della General Fisheries Commission for the Mediterranean (GFCM) di quest’anno, che ha approvato il primo piano pluriennale di gestione del Mar Nero.
Per lo spratto, la Commissione propone di mantenere un limite di cattura di 11.475 tonnellate; il 70% è assegnato alla Bulgaria e il 30% alla Romania.
Per il rombo chiodato, la Commissione traspone nella sua proposta le quote adottate nel piano di gestione GFCM (114 tonnellate per il 2018 e il 2019, 50% assegnato alla Bulgaria e il 50% alla Romania), compreso un periodo di chiusra di 2 mesi (15 aprile – 15 giugno) e limitazione degli sforzi di pesca a 180 giorni in mare all’anno.
Dopo la recente plenaria del GFCM, per la prima volta, le nuove misure di gestione e controllo per due specie iconiche del Mar Nero saranno attuate da tutti i paesi rivieraschi. Ciò segna un notevole progresso nel passaggio a un pari campo di gioco nella regione e contribuirà anche a incentivare gli sforzi congiunti per affrontare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Collettivamente, la Commissione si aspetta che tali misure abbiano un impatto positivo sul recupero degli stock.
La proposta della Commissione sarà presentata per la discussione da parte degli Stati membri al prossimo Consiglio Pesca (11-12 dicembre, Bruxelles), da applicare a decorrere dal 1° gennaio 2018.