Lo scorso fine settimana Agrigento ha ospitato la presentazione del Forum Cookin’ Med. A rendere possibile la realizzazione del progetto, orientato verso la sensibilizzazione su temi quali la sostenibilità della pesca, la lotta all’inquinamento marino, la valorizzazione di specie meno note, è lo chef stellato Pino Cuttaia.
All’Unione delle Università del Mediterraneo (Unimed), partner scientifico di Cookin’ Med il compito di coordinare le attività storico-culturali del progetto.
Cookin’ Med è un matching perfetto di alta professionalità al servizio della cultura del Mediterraneo. Chef, scienziati, antropologi e comunicatori si incontrano per rendere maggiormente incisivo il messaggio di rappresentare e celebrare il Mediterraneo nei suoi aspetti più diversi, da quello ambientale a quello culturale passando da quello gastronomico.
Presentato per l’occasione un Manifesto condiviso, creato da Pino Cuttaia e Paolo Bray, direttore e fondatore di Friend of The Sea.
Il documento fissa dieci punti da seguire per una gestione sostenibile delle attività legate al mare.
- Confronto tra gli addetti al settore: ogni decisione deve tener conto dell’esigenze di tutti, dal piccolo pescatore al grande armatore;
- Analisi continua del mercato del pesce al fine di individuare comportamenti d’acquisto consapevoli;
- Contrasto dell’inquinamento con gesti privati e collettivi;
- Sfruttamento responsabile delle risorse ittiche;
- Promuovere una pratica della pesca regolamentata da organizzazioni regionali preposte con metodi rispettosi dell’ambiente marino;
- Evitare eccessivo impatto sulle specie acquatiche in pericolo di estinzione;
- Selezionare pesci e frutti di mare allevati in mare o a terra da aziende rispettose dell’ambiente;
- Tutelare i diritti degli equipaggi;
- Promuovere i metodi di pesca artigianali supportando l’economia locale contro la pesca illegale;
- Scegliere prodotti ittici con certificazione di enti di accreditamento nazionale e conformi alle linee guida FAO.