Dal 3 gennaio stop temporaneo delle esportazioni dal Brasile verso l’Unione Europea. La decisione di una sospensione temporanea arriva a seguito di irregolarità circa le norme di sicurezza applicate da alcune imprese brasiliane e riscontrate dagli ispettori europei.
In concomitanza con il fermo sarà attuato un controllo delle navi da trasporto utilizzate dalle ditte esportatrici brasiliane dirette in Europa.
L’obiettivo della sospensione è prevenire eventuali azioni unilaterali da parte dell’Ue e gettare le basi per la ripresa delle esportazioni una volta risolti i problemi, ha dichiarato il Ministero dell’Agricoltura brasiliano. Il Brasile intende chiedere all’Ue di stabilire norme diverse per il pesce pescato in mare e per quello d’acquacoltura. Poiché i problemi individuati dagli ispettori dell’Ue si limitavano alla sola categoria della pesca allo stato libero, la creazione di una chiara distinzione tra i due consentirebbe una più rapida ripresa delle esportazioni di pesce allevato in allevamento, ha riferito il Ministero.
Francisco Medeiros, capo della Associação Brasileira de Pecuária, ritiene che la sospensione delle esportazioni avrebbe dovuto essere limitata alle imprese in cui erano stati riscontrati dei problemi.
“La maggior parte degli impianti funzionano nel rispetto della legge e soddisfano le richieste europee e statunitensi, quindi anche il fatto di essere colpiti dalla sospensione è un fatto che non può essere giustificato”, ha dichiarato Medeiros.