Per il tradizionale cenone di Capodanno è il pesce a fare da protagonista sulle tavole degli italiani. Coldiretti ImpresaPesca stima un aumento dei consumi del 5% rispetto allo scorso anno.
A Capodanno quindi pesce a volontà e in tutte le salse. Si sceglie la sostenibilità e il benessere fisico per dire “addio” al 2017 e “benvenuto” al 2018. Ma, lo sostengono gli esperti, è necessario fare molta attenzione alla sicurezza alimentare, scegliendo di mangiare pesce ben cotto o se crudo e marinato trattato con i giusti accorgimenti.
La marinatura del pesce varia a seconda della specie, diversi sono i tempi di preparazione, diversi gli ingredienti da utilizzare per le emulsioni. Ma la regola di base è sempre la stessa: dopo aver constato la freschezza del pesce è necessario, nel rispetto delle norme igieniche, privarlo di squame, visceri e da ogni impurità. Scongiurare il rischio Anisakis deve essere il primo dei vostri pensieri davanti ad un invitante piatto di pesce crudo.
Cenone all’insegna della tradizione da Nord a Sud con i piemontesi che, secondo Coldiretti Novara Vco, prediligono il pesce del Lago Maggiore. Trota di lago, persico, lucioperca, luccio e gardon arricchiranno la cena del 31 dicembre.
Il protagonista della cena di San Silvestro a Genova e più in generale in Liguria è il Cappon Magro, che a dispetto del nome non è un gallo, ma un pesce, il Cappone, noto anche come Gallinella.
Per il cenone di Capodanno a Napoli è tradizione mangiare pesce, spaghetti alle vongole e baccalà fritto sono i protagonisti delle tavole partenopee.
Le tradizioni culinarie di Capodanno in tutta Italia si mescolano al folklore e alla scaramanzia. Per la fine e il principio di ogni anno, lenticchie, uva, monete di cioccolato e stuffoli napoletani trovano da sempre un piccolo spazio sulle nostre tavole. Attenzione invece alle pietanze da evitare per il cenone di San Silvestro: aragoste, gamberi e granchi, che notoriamente camminano all’indietro, simboleggiano regressione e quindi l’arresto di un ipotetico miglioramento in corso.